Riporto un estratto del libro di 'Clorofillati. Ritornare alla Natura e rigenerarsi.' di Marcella Danon, un invito a crescere, ad assumersi finalmente le proprie responsabilità.
'Nelle tradizioni native attuali, custodi di memorie più antiche, la Terra è vista come madre, Pachamama, fonte di vita e nutrimento tanto quanto una madre per il suo neonato. La psicologia contemporanea attribuisce un ruolo preponderante, nella storia personale alla figura della madre. Nei manuali di psicologia dello sviluppo leggiamo che, nella fase iniziale della sua vita, il nuovo nato si percepisce 'uno' con la sua mamma. La consapevolezza di essere un individuo separato e autonomo emerge a partire dai sei mesi, inaugurando una fase indispensabile nell'evoluzione individuale. Il senso di disconnessione dalla madre biologica si consolida entro i due anni e, con l'età, aumentano indipendenza e coscienza di sé. L'apice di questo processo è nell'adolescenza, in cui il bisogno di conoscersi e affermarsi come individuo unico porta spesso a contrapporsi all'ambiente familiare. E' una fase di crescita normale, caratterizzata da disperato bisogno di libertà, difficoltà nel comunicare pensieri ed emozioni e scarsa capacità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni. E' un'età in bilico tra la conquista di autonomia nei confronti dei genitori e dei coetanei, da una parte, e il desiderio di conformarsi alle aspettative sociali, dall'altra.
Quello della crescita è un processo in evoluzione, e arriva un momento in cui il giovane essere umano trova un suo equilibrio tra queste due spinte - focus su di sé, focus su ciò che lo circonda - ed è pronto per 'diventare grande', per rientrare nell'ecosistema della società in modo attivo e propositivo. Arriva un momento in cui è pronto per fare un alto di qualità nel suo sentire e ritrovare i legami di connessione, questa volta su un piano non più conflittuale, ma paritario, con la famiglia di origine.
Possiamo provare a ipotizzare che è proprio questo il punto cruciale in cui ci troviamo nella società moderna contemporanea: quello tra l'età adolescenziale e l'età adulta. Nella fase iniziale del nostro percorso di crescita, come umanità, il senso di unità con il mondo, con la madre terra, era innato; ha dovuto essere perso per permetterci di consolidare la nostra identità individuale. E ora che stiamo...'diventando grandi', è arrivato il momento di ritrovare il dialogo con la Natura su un piano di rispetto e di collaborazione, così come succede con la propria madre, in un sano processo di crescita personale.
Dopo essere stato nutrito, protetto e spronato a crescere oltre i limiti di coloro che erano nati prima di lui, il figlio più piccolo può risvegliarsi finalmente alla sua identità profonda ed elargire ai membri della sua famiglia allargata i benefici che ha ottenuto grazie ai sacrifici che questa ha fatto per lui.'
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