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La Mindfulness attraverso la poesia: l'accettazione


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‘Impara ad accettare. Non vuol dire rassegnarsi, ma semplicemente non perdere energia dietro a situazioni che non puoi cambiare, remando contro alla serenità della tua giornata.’ Dalai Lama


Jon Kabat-Zinn Mindfulness 7 attitudes: Acceptance


Spesso nella nostra vita quotidiana neghiamo o ci difendiamo del riconoscere eventi e fatti che sono realtà dentro e attorno a noi. Questo tentativo di cercare di forzare le cose ad essere diverse da ciò che sono ci fa sprecare molta energia. Ciò rende maggiore il nostro senso di esaurimento e frustrazione.


Questo pilastro della mindfulness ci invita a riconoscere le cose come sono nel momento presente. Possiamo sviluppare questo atteggiamento dalle esperienze più semplici, come l’essere in ritardo per un appuntamento o se pesassi qualche chilo in più di quanto vorresti, accettandoli come una descrizione dello stato attuale del tuo corpo.

Solo quando amiamo il nostro corpo così com’è, avremo la possibilità di prendersene cura. Di fronte ai cambiamenti, o degli eventi spiacevoli (grandi o piccoli) il nostro organismo tende istintivamente a porre resistenza, attraverso la negazione, cercando di evitare il dolore. E' normale, ma in questo modo andiamo ad aggiungere al dolore anche la sofferenza della lotta con il dolore stesso. Prima o poi dovremo vedere ed accettare la nuova realtà.


L’accettazione non è rassegnazione. Accettazione non significa che deve piacerti tutto o che devi assumere un atteggiamento passivo verso tutto e rinunciare ai tuoi principi e ai tuoi valori. Non significa che non devi cercare di liberarti delle tue abitudini disfunzionali. Accettare significa accogliere ciò che è già presente, sapendo che tutto è in continuo cambiamento.


Infatti, l’accettazione apre la strada ad un cambiamento reale. Possiamo intraprendere delle azioni appropriate solo quando abbiamo un quadro chiaro di ciò che veramente sta accadendo. Quando permettiamo alle cose di mostrarsi a noi così come sono le nostre decisioni, i nostri desideri, le nostre paure o i pregiudizi non nascondono più la nostra visione. La pratica della meditazione ci aiuta a coltivare questo pilastro della consapevolezza, prendendo ogni momento così come viene e vivendolo nella sua pienezza. Non imponiamo alcun “dovere” agli eventi, non le vediamo più attraverso le lenti di “come dovrebbero essere ma non sono”. Al contrario, ci ricordiamo di essere ricettivi e aperti a tutto quello che sentiamo, pensiamo o vediamo e lo accettiamo perché è qui, adesso, con noi.


La poesia che ho scelto per accompagnare questo pilastro è ‘Accettazione’ di Cecilia Meireles. Cecília Meireles de Carvalho Benevides, nata e vissuta tutta la sua vita a Rio de Janeiro (7 novembre 1901 – 9 novembre 1964) è stata una poetessa, docente e giornalista brasiliana. Le sue poesie vengono spesso definite ‘atemporali’, perché non seguono un unico stile, ma sono influenzate da vari stili poetici, come il simbolismo, il classicismo, romanticismo, realismo etc.


L'accettazione


È più facile appoggiare l’orecchio alle nuvole e udire passare le stelle che attaccarlo alla terra e raggiungere il rumore dei tuoi passi.

Ed è più facile, anche, affacciare lo sguardo sull’oceano e assistere, là sul fondo, alla nascita muta delle forme, che desiderare che tu appaia, creando con il tuo semplice gesto il segno di una eterna speranza.

Non mi interessano più le stelle, né le forme del mare, né tu. Ho srotolato dall’interno del tempo la mia canzone. Non ho invidia delle cicale: anch’io morirò per il cantare.


Cecilia Meireles


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